🔵SOS Medici di Base: troppa burocrazia e mancanza di un’agenga unica

Diversi sono stati gli incontri tenuti dal Tavolo per la Sanità Mantovana, ai quali ho partecipato attivamente. Il lavoro di questo gruppo, composto da Sindaci, rappresentanti sindacali, parlamentari e consiglieri regionali del territorio, è stato di portare una serie di proposte sulla Sanità a Regione Lombardia, per venire incontro alle criticità che si stanno manifestando in modo sempre più evidente.

Non ultima la questione della carenza dei medici di base. Su questo argomento sono riuscito a far inserire le mie proposte finalizzate allo snellimento della burocrazia che ora è a carico dei medici, a scapito del tempo che invece serve per visitare i pazienti. Continua il mio impegno per assicurarmi che Regione recepisca queste richieste e si metta al lavoro per metterle in atto.

Spero che questo documento non venga ignorato come quello che avevamo presentato durante la discussione della riforma sanitaria, con le richieste dei medici del mantovano, indirizzato a Moratti e mai preso in considerazione. Un problema che va affrontato con urgenza. Come leggiamo ormai quasi quotidianamente il problema della carenza di medici si fa sempre più pressante. Quasi quotidianamente la stampa locale riporta casi di medici che vanno in pensione e i cittadini si ritrovano a dover affrontare anche questo disagio.

Come abbiamo più volte sostenuto come gruppo Movimento 5 Stelle Lombardia, presentando anche atti in consiglio puntualmente respinti dalla maggioranza, i problemi dei medici sono anche il carico di burocrazia e la mancanza di un’Agenda Unica per la Lombardia. Problemi tutt’ora non risolti. L’agenda Moratti infatti non convince i medici “Un pannicello caldo”L’Ordine dei medici replica a Moratti “I problemi sono altri” Ordine e sindacati critici sulle modifiche per la sanità territoriale. Silenzio dagli ospedali privati sull’agenda unica.(di Sara Bernacchia) «Moratti non centra l’obiettivo. L’impressione è che si voglia curare un paziente gravemente ustionato usando solo un pannicello caldo». Il presidente dell’Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, risponde così all’assessora regionale al Welfare, che ha avanzato l’ipotesi di «chiedere un pacchetto di ore aggiuntive per i medici di famiglia da impiegare in progetti scelti dalle Regioni», per esempio nelle case di comunità.

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