🟢Buone notizie per il territorio: da ATS il documento che riconosce l’impatto cumulativo degli inquinanti

Un risultato che aspettavamo da tanto tempo, un passo avanti nella battaglia per l’ambiente che noi del Movimento 5 Stelle, con i comitati e i cittadini portiamo avanti da anni. Per la prima volta si è scritto nero su bianco che nelle autorizzazioni di nuovi impianti di generazione d’energia tramite digestione anaerobica è fondamentale riconoscere il principio di impatto cumulativo degli inquinanti e considerare il contesto di forte compromissione ambientale esistente.

Più volte sono intervenuto sul tema, ponendo l’attenzione sui nuovi impianti di biogas e biometano in una provincia, come quella di Mantova, dove questo tipo di impianti abbonda. Pochi mesi fa il nostro gruppo in commissione ambiente era riuscito a far votare una mozione al consiglio regionale che inseriva proprio il tema dell’impatto cumulativo, come elemento di valutazione fondamentale nel rilascio di nuove autorizzazioni di impianti di biogas.

Questo principio è oggi per la prima volta applicato alla realtà. Infatti, Ats il 10 febbraio ha enunciato un principio fondamentale: “Preme informare che le province di Cremona e Mantova sono da decenni territori critici in relazione alla qualità dell’aria in relazione principalmente delle condizioni meteorologiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti. Tra gli inquinanti critici di carattere sanitario rivestono particolare importanza le polveri sottili a causa dei loro effetti sulla salute. Per entrambi i territori è tuttora attuale il superamento del numero massimo di sforamenti consentiti ammessi dalla normativa per il limite giornaliero del PM10 in tutte le stazioni del programma di valutazione. Per il territorio di Cremona, a ciò si aggiunge il superamento del limite annuale per il PM2,5 in alcune stazioni di monitoraggio. Considerata l’elevata richiesta sui territori di Cremona e Mantova di impianti di digestione anaerobica che pervengono costantemente agli enti dei due territori, si rappresenta che gli impianti a combustione di biomassa potrebbero diventare una forma numerosa e diffusa di emissioni di particolato sottile e primario aggravando in tal modo sensibilmente un quadro ambientale già critico per le polveri sottili nelle due province. Per tale motivo si osservano criticità in relazione alla salute pubblica correlate all’installazione di tali impianti. Perciò gli impianti a combustione di biomassa in territorio con una qualità dell’aria già compromessa da decenni dovrebbero essere realizzati solo nel caso in cui siano finalizzati a soddisfare un bisogno essenziale quale il riscaldamento domestico

Un atto preciso e importante, che rappresenta un precedente fondamentale e al contempo descrive la gravità della situazione ambientale e sanitaria delle provincie di Cremona e Mantova. Ora i sindaci del territorio hanno tra le mani un documento di Ats che rappresenta un’arma molto efficace per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Il documento di ATS Valpadana

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