Da più di un anno è stato intrapreso, con le associazioni di categoria e i rappresentanti del Distretto della Calza un percorso per il suo rilancio. Un percorso temporaneamente sospeso a causa dell’emergenza sanitaria, e successivamente ripreso a fine anno scorso con l’istituzione di un tavolo regionale.
Durante gli incontri che ne sono seguiti erano stati ipotizzati vari progetti e modalità per il rilancio del Distretto che coinvolge aziende ed operatori dell’Alto Mantovano e Basso Bresciano, e si era inoltre, stabilito che Regione Lombardia dovesse coordinare il tavolo per redigere i progetti e le relazioni, insieme ad altri soggetti tra cui l’Università di Brescia.
Grazie anche all’impegno dell’allora viceministro al MISE, Stefano Buffagni, venuto in visita nel Distretto della Calza, a Castel Goffredo (MN) a febbraio dell’anno scorso, era poi seguita l’apertura di un tavolo ministeriale a Roma.
Dunque, una parte di lavoro è già stato fatto.
Tutto questo, però, è stato messo in standby con la nascita del Governo Draghi e il cambio dell’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico. Mi sono attivato, quindi, per chiedere aggiornamenti sulla situazione anche al neo Assessore Regionale. Ma Regione Lombardia sembra continuare di fatto a tergiversare.
A questo punto sarebbe un peccato ricominciare da zero senza valutare tutto il percorso fatto finora sia in Regione che al MISE.
Il tavolo che si terrà il prossimo 16 giugno promosso dai sindacati con le associazioni di categoria delle imprese, mi auguro sia un’occasione per riprendere il lavoro da dove si era interrotto e che Regione Lombardia sia capofila in questa ripresa.
