Da alcuni atti ufficiali sono emersi nuovi dubbi e incertezze sulla realizzazione dell’autostrada Mantova-Cremona. Occorre fare chiarezza il prima possibile.
Secondo quanto Carlo Vezzini, presidente della concessionaria Stradivaria, ha dichiarato in data 1 settembre su “La Gazzetta di Mantova”, regione Lombardia, attraverso la società Aria, si occuperà del tratto Tibre, ossia del famoso buco di 8,5 km del tratto autostradale. Intorno a questa autostrada ci sono troppe bugie. È inutile che Vezzini asserisca come l’autostrada non avrà buchi. Il buco c’è ed è anche certificato.
È con dati e documenti alla mano che con il collega consigliere regionale Marco Degli Angeli, affrontiamo la realtà delle cose. Infatti, secondo i documenti ufficiali che regione Lombardia ci ha fornito risulta che la concessione autostradale di TIBRE è in capo al ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, mentre la concessionaria autostradale è SALT.
Ad oggi, sempre secondo quanto Regione asserisce, la titolarità della tratta TIBRE, che dovrebbe connettere i due rami della CR – MN, è ancora in capo alla concessionaria SALT mentre eventuali modifiche dell’assetto dovranno coinvolgere proprio il Ministero.
Oltretutto, assieme al buco, ci troviamo ancora in un limbo decisionale. Aria, secondo quanto ci ha trasmesso mediante documenti ufficiali, ha chiarito come il progetto del tratto autostradale sia ancora al vaglio delle parti e che, pertanto, gli elaborati trasmessi dal concessionario potrebbero essere soggetti anche a variazioni sostanziali.
Dubbi e incertezze. Mezze verità, ma soprattutto tante contraddizioni. E questo perché, l’autostrada Cremona-Mantova sembra da farsi a tutti i costi e contro ogni ragionevole dubbio.
Ci auguriamo che ci sia una smentita e quindi un chiarimento sulla faccenda da parte di Stradivaria perché a noi risulta che la concessionaria sia SALT. Altresì, allo stato attuale, non risulta esserci nessun impegno formale, ossia certificato da carte e documenti, che manifesti ufficialmente, da parte di regione Lombardia, la volontà di investire su quel tratto.
Allo stato attuale la soluzione migliore resta la riqualificazione della SS10. Un progetto al quale si era già cominciato a lavorare con l’ex Ministro ai trasporti Danilo Toninelli e che andrebbe ripreso per offrire ai cittadini una soluzione più concreta e rispettosa dell’ambiente rispetto all’autostrada Mantova-Cremona.
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