Sono oltre 343 mila gli euro restituiti grazie al taglio dello stipendio dei consiglieri regionali del M5S Lombardia alle casse regionali dall’inizio di questa legislatura. I fondi sono andati a incrementare la dotazione finanziaria del Bando Archè (chiuso nell’ottobre scorso, le istruttorie sono i fase di elaborazione, ndr.) che sostiene le nuove realtà imprenditoriali lombarde, MPMI o liberi professionisti, attraverso il finanziamento di Piani di avvio attività o di Piani di consolidamento.
Restituire alla Regione una parte delle nostre indennità è un modo di fare politica finalizzato al bene alla costruzione della collettività. Per anni i politici hanno approfittato di privilegi e stipendi gonfiati sottraendo milioni di euro ai cittadini.
Siamo entrati nelle istituzioni promettendo che avremmo sostenuto le piccole e medie imprese. È una promessa che abbiamo mantenuto.
Nella scorsa legislatura le nostre restituzioni, che hanno sfiorato la somma di oltre un milione e mezzo di euro, sono andate al fondo Intraprendo.
In questa legislatura andranno al Bando Archè, anche per sottolineare la necessità che la regione sostenga il tessuto imprenditoriale lombardo fatto da tanti piccoli, tra micro, piccole e medie imprese, e pochi grandi player.
Restituire i soldi al cittadino, a colui che ogni giorno si rimbocca le maniche, che da lavoro e quotidianamente affronta gli ostacoli della burocrazia…il simbolo della Lombardia eccellente.
A loro vanno le nostre restituzioni.
Agli altri partiti va invece l’invito a seguire il nostro esempio: la politica non sia mai fonte di guadagno ma sia d’obbligo uno strumento per migliorare la vita di tutti e tutte e garantire benessere alle nuove generazioni.