
Centri e case rifugio per le donne vittime di violenza in beni confiscati alle mafie.
Sì all’unanimità alla mozione del M5S Lombardia per l’apertura o per l’ampliamento di centri e case rifugio per le donne vittime di violenza all’interno di beni confiscati alle mafie.
L’atto del M5S Lombardia ha convinto l’intero Consiglio regionale e rafforzerà gli interventi per migliorare la copertura e la qualità dei servizi antiviolenza rivolti alle donne i Lombardia.
Oggi è una bella giornata per le donne, per la Lombardia e per chi si riconosce nei valori del sostegno e della tutela delle minoranze e nella lotta alla violenza di genere. Con il sì alla mozione del Movimento 5 Stelle restituiremo alla collettività i beni immobili sottratti alla criminalità organizzata con l’apertura o l’ampliamento di centri antiviolenza e case rifugio. C’è infatti un gran bisogno di aumentare il numero di presidi sul territorio per intercettare il sommerso di un fenomeno che dobbiamo fermare agendo a tutti i livelli istituzionali.
Impegnare i beni sequestrati alle mafie, che usano violenza e sopraffazione come metodo di lavoro, contro la violenza assume un alto valore civile, etico e morale. Togliere ai violenti per dare alle vittime deve essere il modus operandi delle Istituzioni pubbliche che si riconoscono nella legalità, nella democrazia e nella lotta a ogni forma di discriminazione, violenza e odio. E che difendono davvero tutti i cittadini. L’approvazione della mozione arriva alla vigilia dell’8 marzo: il M5S lo festeggerà con tutte le donne e con un risultato concreto.
Ovviamente non ci fermiamo qui: dobbiamo liberare il Paese dalla violenza e possiamo salvare la vita a centinaia di donne innocenti.